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Ti sei mai chiesto se sei interprete o attore della tua vita?

Ma cosa significa veramente essere attore o interprete?

Proviamo a comprendere meglio cosa si cela dietro questi ruoli.

L’interprete di fatto intrepreta ovvero espone un qualcosa che è stato creato da altri.

Ciò che compie non è un’espressione di sé stesso, è l’effetto a uno stimolo che arriva dall’esterno. Le caratteristiche e i colori che farà emergere non sono proprie bensì una personale traduzione di qualcosa che al di fuori di sé richiede d manifestarsi. 

L’attore è colui che prende iniziativa in un processo e realizza concretamente una funzione.

Avverte uno stimolo dentro sé e decide di agire portandolo al di fuori con tutte le caratteristiche i colori che sente di volere esprimere.

Va bene, ma come questo può influire nella vita delle persone?

Ti invito ad osservare una tua giornata tipo.

Ti svegli e cosa fai?

Metti per iscritto le azioni che compi.

Hai scritto tutte tutte le azioni che compi?

Nell’arco della giornata mettiamo in atto un innumerevole quantità di azioni.

Ma cosa ci spinge a compierle? Quello che faccio perché lo faccio?

Dipende! Eh, sì dipende dal fulcro che ci spinge ad agire.

Molte di queste azioni sono inconsapevoli e spesso ruotano intorno al nostro istinto di sopravvivenza primaria. Pensa ad esempio al respiro, il nutrirsi, il dissetarsi (avevi annotato queste azioni nel tuo elenco?)

Altre sono funzionali pensa agli spostamenti ad esempio.

Molte altre sono necessarie per la vita sociale pensa alle azioni che compi per svolgere il tuo lavoro, la cura della tua casa, i gesti che rivolgi ai tuoi familiari, agli amici, o semplicemente al tuo amico a quattro zampe.

Ma quante e quali di queste vengono compiute scegliendo deliberatamente di agire in piena consapevolezza?

Prova a pensarci.

Per alcune di esse l’automatismo che mettiamo in atto semplifica e ci supporta poiché indispensabili per la nostra esistenza.

Ma se mettiamo da parte queste, tutte le altre come le stiamo “mettendo in atto?”

Siamo promotori di ciò che facciamo o stiamo reagendo ad uno stimolo che arriva dall’esterno?

La scelta consapevole, deliberata fa sentire l’individuo pieno del proprio potere di creazione.

In piena responsabilità interiore, mette in atto una risposta scelta di fronte alle situazioni che si presentano.

Una strada per comprendere meglio se stiamo agendo da attori o interpreti è quella di chiedersi l’azione che sto compiendo effettivamente quali bisogni soddisfa.

Eh, sì poiché più o meno consapevolmente ciò che attuiamo è motivato dalla soddisfazione dei nostri bisogni.

Costantemente tutte le azioni che compiamo sono spinte da un nostro bisogno.

Quanto più questo bisogno sarà vicino all’auto-realizzazione tanto più l’individuo sentirà felice e appagato della propria esistenza.

Costruiamo la nostra vita giorno per giorno attraverso le azioni che compiamo e solo alcune di esse sono “attuate” riconoscendo il nostro bisogno di auto-realizzazione.

Alcuni bisogni richiedono un ‘esplorazione più profonda affinché possano essere realmente soddisfatti.

Talvolta può capitare di vedere in modo separato gli ambiti della nostra vita.

C’è la famiglia, il lavoro, gli amici, come impiego il tempo libero…

Allargando il punto di vista potrai constatare che tutti questi elementi hanno un punto in comune.

Un elemento che li connette tra loro in una sorta di sistema organizzato, un ambiente specifico all’interno del quale gli equilibri possono mutare con il cambiamento di un solo fattore.

Quel sistema sei tu, la tua vita.

Sei l’insieme completo di tutto ciò ti riguarda e che fa parte di te della tua quotidianità.

Ogni ambito, ogni aspetto della tua vita è importante per te, per il tuo equilibrio, per la tua felicità.

Quindi vale la pena chiedersi cosa mi porta all’autorealizzazione? In cosa mi sento pienamente soddisfatto?

È una soddisfazione che rimane in superfice o è una soddisfazione più profonda e che tocca l’insieme degli ambiti della mia vita.

Ma come è possibile arrivare al massimo livello di soddisfazione di sé e della propria esistenza. Come è possibile raggiungere l’auto-realizzazione?

Potresti avvertire questo stato lontano da te, lontananza che puoi colmare diventando l’attore della tua vita.

Attore ovvero promotore delle azioni che compi, quelle azioni che soddisfano in pieno i tuoi bisogni.

Azioni che possono beneficiare della spinta generatrice e creativa dei tuoi talenti, delle tue inclinazioni.

Quelle azioni che giorno dopo giorno ti permettono di dare spazio alla felicità e al sentirsi realizzati nella vita.

Scegliere ciò che vogliamo mettere in atto è possibile. La scelta di agire è la scelta di ciò che va bene per sé e può essere attuata da chiunque desideri prendere in mano la propria vita, ad ogni età, in ogni contesto.

I contesti, talvolta, appaiono come limiti per la nostra espressione.

Ma se nel contesto decido di agire in funzione di me mettendo in pratica i miei strumenti, le mie inclinazioni in virtù del mio bisogno di auto-realizzazione allora sarò attore della mia vita.

E tu cosa vuoi essere nella tua vita attore o interprete?

Anna Zanellino Coach Movimento Talento

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